Trasmettiamo un brano del quotidiano lucano a commento della fine di Elisa Claps.
E venne il giorno del cordoglio pubblico e privato. Elisa Claps, martire giovane e per lungo tempo scomparsa nel nulla, torna con le sue spoglie a Potenza per ricevere l'ultimo saluto che non ebbe dopo essere stata uccisa nel sottotetto della Chiesa della Trinità che per lunghi anni fu la sua anonima e sconosciuta tomba. "Finalmente sei tornata a casa" ha detto mamma Filomena all'ingresso della bara nella camera ardenta allestita nell'aula magna del Liceo Flacco che la giovanetta frequentava e in cui visse sogni, ansie, amori di una vita spezzata da un bruto che per troppi anni l'ha fatta franca condannando una città e un'intera comunità ad un percorso di dolore che forse oggi riuscirà a trovare una strada per l'elaborazione di un lutto collettivo che tanto ha turbato e molti dolori ha provocato.
Ieri pomeriggio la bara è stata adagiata su un palchetto: sopra una sua foto e un cuscino di stoffa con dei fiori ricamati, attorno al feretro dei fiori veri bianchi, dalla Gran Bretagna invece la famiglia Barnett ha mandato un mazzo di rose bianche. Dalle 16 di ieri è stato un fiume di popolo a portar fiori e a rendere un saluto ad Elisa. Centinaia di persone in religioso silenzioso hanno sfilato vicino al feretro, sopra la gigantografia di quella foto che ha fatto il giro del mondo e che tutti hanno visto in televisione e sui giornali. Oggi andrà via la targa che era stata apposta in cima ad una scala del centro storico cittadino, luogo in cui per anni si riteneva Elisa fosse stata vista per l'ultima volta. E' ormai epigrafia scomposta che va rimossa. Elisa quel maledetto giorno era entrata in chesa e non è mai uscita rimanendovi cadavere occultato. Anche don Marcello Cozzi, che oggi dirà messa all'aperto sul piazzale della Chiesa di San Giovanni Bosco, ha smesso i panni del grande inquisitore e chiede lui di non sbattere Danilo Restivo, l'assassino, come mostro da prima pagina. Oggi sarà lutto, preghiera e riflessione. Potenza riflette sull'odio, i depistaggi, le fazioni, i dolori, i sospetti.
Il grande circo mediatico nazionale, ieri è stato tenuto fuori dalla camera ardente. Oggi riprenderà i funerali e poi dovranno rifermarsi sulla soglia del cimitero di Potenza. Stamattina il corteo funebre si è mosso dal liceo Flacco attraversando diverse vie cittadine per raggiungere il piazzale dove sono attese migliaie di persone.
Oggi a Potenza è lutto cittadino. Gli uffici pubblici hanno esposto il tricolore segnato a lutto. Molti negozi sono chiusi per sponanea adesione.
Potenza oggi celebra ed elabora il lutto più grande. Quella di una ragazza che con il suo martirio si è già da tempo avvinghiata alla storia di una città. La luce che doveva squarciare le tenebra dopo tanto tempo forse è giunta sopra il cielo di Potenza.
di PARIDE LEPORACE
"Il quotidiano della Basilicata", 2 luglio 2011